6.1 -INTRODUZIONE
Lo scambio termico è il trasferimento di calore tra due sistemi a temperatura diversa: il calore viene ceduto da un ambiente a temperatura maggiore e acquisito da quello a temperatura minore, fino al raggiungimento delle medesime condizioni. L’interposizione di materiali tra gli ambienti condiziona fortemente il flusso di calore che è inversamente proporzionale alla resistenza offerta. In particolare, dall’involucro edilizio.
Gli edifici SAAD, oltre a presentare pregi architettonici, si dimostrano quindi attenti ai problemi energetici e al benessere ambientale grazie alla sinergia EPS-getto di CLS che conferisce adeguate proprietà di isolamento termico e di inerzia termica.
Il collegamento preciso ed efficace tra i moduli in EPS del sistema costruttivo SAAD, sia che sia effettuato ad incastro che per accostamento, garantisce che in fase di getto non ci sia fuoriuscita di CLS, ad ulteriore garanzia dell’eliminazione dell’eventuale formazione di ponti termici nella struttura.
Gli elementi speciali che completano i sistemi ad armatura diffusa consentono di risolvere le delicate problematiche di isolamento dei nodi strutturali che si formano in presenza di solette a sbalzo e negli aggetti dei prospetti.
Nei sistemi costruttivi SAAD l’assenza di ponti termici è garantita dalla solidarietà dei due elementi che costituiscono il sistema, il getto di CLS e l’EPS, e dal sistema di montaggio a secco degli elementi.
6.2 – QUADRO LEGISLATIVO
Il quadro legislativo che regolamenta la verifica della prestazione energetica del fabbricato è in continua evoluzione con l’obiettivo strategico di abbattimento dei consumi energetici e di riduzione delle emissioni gas climalteranti.
A fronte della prima vera e propria crisi petrolifera europea limiti alla dispersione termica verso l’esterno, sia per gli edifici residenziali che per quelli industriali e terziari, erano già imposti dalla L. 373/76.
La legge 10/1991 “Norme per l’attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia” è stata la prima legge quadro finalizzata a regolare le modalità progettuali e la gestione del sistema edificio/impianto.
Spostando l’attenzione generale sulle modalità di contenimento delle dispersioni termiche e con l’obiettivo principale di garantire risparmio energetico e uso consapevole dell’energia, salvaguardia dell’ambiente e benessere degli individui all’interno dell’ambiente confinato, la legge 10 imponeva la verifica della “tenuta” dell’isolamento termico delle pareti e dei solai, per contenere la dispersione di calore. Un ulteriore concetto preso in considerazione dalla norma riguardava il rendimento dei sistemi impiantistici: al di sotto di certi valori non era possibile ottenere il risparmio energetico prefissato.
Leggi tutto il capitolo: Capitolo 6. Prestazioni termiche invernali ed estive