Il pacchetto Economia Circolare
Alla fine del 2015 la Commissione europea ha adottato un pacchetto di misure sull’economia circolare per aiutare le imprese e i consumatori a effettuare la transizione verso un modello economico sempre più sostenibile, in cui le risorse vengano utilizzate in modo efficiente, generando nuovi vantaggi competitivi. Attraverso un maggior ricorso al riciclo e al riutilizzo, le azioni proposte sono mirate a generare così il massimo valore e il massimo uso da materie prime, prodotti e rifiuti, promuovendo risparmi di energia e riducendo le emissioni di gas a effetto serra.
Le proposte legislative riguardano l’intero ciclo di vita: dalla produzione e consumo fino alla gestione dei rifiuti e al mercato per le materie prime seconde.
Il pacchetto “economia circolare” propone un percorso ambizioso per una migliore gestione dei rifiuti in Europa, sostenuto da azioni che riguardano l’intero ciclo dei prodotti e contiene sia un normativa che incentivi a livello EU volti ad aiutare le imprese ed consumatori a guidare questa trasformazione. invia un segnale chiaro agli operatori economici: l’UE sta utilizzando tutti gli strumenti di cui dispone per trasformare la propria economia, aprendo la strada a nuove opportunità commerciali e stimolando la competitività.
Finanziamenti concreti
Le azioni chiave già adottate o da realizzare nel corso del mandato dell’attuale Commissione includono, tra l’altro:
- finanziamenti per oltre 650 milioni di EUR provenienti da Orizzonte 2020 e per 5,5 miliardi di EUR dai fondi strutturali;
- lo sviluppo di norme di qualità per le materie prime seconde al fine di aumentare la fiducia degli operatori nel mercato unico;
- misure nell’ambito del piano di lavoro 2015-2017 sulla progettazione ecocompatibile per promuovere la riparabilità, longevità e riciclabilità dei prodotti, oltre che l’efficienza energetica;
- una strategia per le materie plastiche, che affronta questioni legate a riciclabilità, biodegradabilità, presenza di sostanze pericolose.
Nell’ambito degli obiettivi di sviluppo sostenibile c’è anche quello di ridurre in modo significativo i rifiuti marini.
Nel quadro generale si inserisce la proposta di revisione della legislazione sui rifiuti, che definisce obiettivi chiari in materia di riduzione dei rifiuti e stabilisce un percorso a lungo termine per la loro gestione e riciclaggio.
Gli obiettivi entro il 2030
Gli elementi chiave delle nuove proposte comprendono alcuni obiettivi comuni a livello di UE entro il 2030, nello specifico:
- arrivare al 65% di riciclaggio dei rifiuti urbani, al 75% per quelli di imballaggio entro il 2030, ridurre al massimo al 10% il collocamento in discarica per tutti i rifiuti;
- vietare il collocamento in discarica dei rifiuti della raccolta differenziata e promuovere strumenti economici per scoraggiarlo;
- adottare misure concrete per promuovere il riutilizzo e stimolare la simbiosi industriale trasformando i prodotti di scarto di un’industria in materie prime destinate ad un’altra e incentivi economici a sostegno dei sistemi di recupero e riciclaggio.